L’Ungheria è una terra che ha molto da offrire agli appassionati di vino, grazie a una tradizione enologica ricca e variegata, che affonda le radici nell’antichità. Bacco ha donato all’Ungheria una cultura enologica di tutto rispetto, che oggi è riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo. Non a caso, il vino ungherese è stato definito “il re dei vini, il vino dei re”, come lo definì re Luigi XIV alla corte francese. Il più celebre di tutti è il Tokaj Aszú, un passito che ha conteso, con successo, al friulano Tokai il diritto di possedere il nome. Ottimo come vino da dessert, il Tokaj è un simbolo della qualità e della storia vinicola ungherese, capace di invecchiare per decenni e conquistare anche i palati più raffinati. Tuttavia, l’Ungheria non è solo Tokaj. Il paese vanta molti altri vini pregiati che meritano attenzione. Ad esempio, il “Sangue di Toro” della regione di Eger è un vino rosso corposo e vellutato, che ha una storia affascinante legata alle leggende locali. Secondo una tradizione popolare, durante l’assedio ottomano della città di Eger, i soldati turchi, vedendo i volti dei difensori ungheresi macchiati dal rosso del vino, credettero che fosse sangue di toro, da cui il nome. Inoltre, i vini della regione di Villány-Siklos sono molto apprezzati, in particolare per la loro intensità e ricchezza. Il clima mediterraneo di quest’area permette la coltivazione di vitigni internazionali come il Merlot e il Cabernet Sauvignon, che danno vita a vini di grande carattere. A pochi passi da Budapest, il Lago Balaton è una zona vinicola particolarmente interessante, dove il suolo vulcanico e il microclima creato dal lago stesso favoriscono la produzione di vini freschi e aromatici, perfetti per accompagnare la cucina ungherese. In particolare, Badacsony è una regione che offre vini unici, realizzati con il vitigno Kéknyelű, noto per la sua rarità e il suo sapore distintivo. Le 22 regioni vinicole ungheresi sono un vero paradiso per gli amanti del vino. Ognuna di esse ha le proprie peculiarità, che variano dal terreno all’uva coltivata, fino alle tradizioni vinicole locali. Il percorso attraverso queste zone è un viaggio affascinante non solo per il palato, ma anche per gli occhi. Passeggiando tra i dolci rilievi della regione Tokaj-hegyalja, dichiarata Patrimonio Mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, si possono ammirare vigneti secolari che si arrampicano lungo le colline, baciati dal sole di settembre. Anche nei Monti Villány, situati nella parte meridionale e orientale del paese, il paesaggio è spettacolare, con i filari di uve che si distendono su colline soleggiate. Lungo gli itinerari del vino, è possibile fermarsi in cantine storiche, dove degustare i migliori vini ungheresi e conoscere da vicino la tradizione vinicola ungherese. Molte delle cantine più antiche sono scavate nel tufo, come quelle di Eger, dove il vino matura seguendo metodi tradizionali che risalgono a secoli fa. Inoltre, ci sono villaggi interamente votati alla viticoltura, come Hajos, situato nella Grande Pianura, o Lenanyvar e Györköny, nel Transdanubio, che sono autentici scrigni di cultura enologica. Da non perdere, infine, la visita ai musei del vino di Tokaj e Villány, dove è possibile scoprire la storia della viticoltura ungherese e l’evoluzione dei metodi di produzione nel corso dei secoli. Anche a Tolna, nella cantina dell’antico castello barocco di Mercy, si trova la Casa dei Vini, un luogo ideale per immergersi nella cultura del vino ungherese. Insomma, che si tratti di un viaggio tra le colline di Tokaj, di una passeggiata nel paesaggio incantevole del Lago Balaton, o di una visita alle cantine di Eger o Villány, l’Ungheria offre esperienze uniche per tutti i gusti, che non mancheranno di conquistare ogni appassionato di vino e ogni viaggiatore curioso. Navigazione articoli Come muoversi a Budapest Come arrivare in Ungheria