Holocaust Memorial Center

Holocaust Memorial Center

Ci sono luoghi che non si dimenticano. Luoghi che, appena varcata la soglia, ti stringono lo stomaco e ti obbligano a fermarti, a riflettere. Il Holocaust Memorial Center di Budapest è uno di questi. Lì dentro non si entra da turisti, ma da esseri umani. E se c’è un museo che mi sento di consigliare a chi visita la città, è proprio questo.

Non è tra le attrazioni più gettonate dai visitatori frettolosi, ma secondo me andrebbe inserito in ogni itinerario, soprattutto se si vuole capire più a fondo la storia complessa e dolorosa dell’Ungheria nel Novecento.

Holocaust Memorial Center

Il museo o Memoriale per l’Olocausto si trova in Páva utca 39, nel nono distretto di Budapest, ed è stato inaugurato nel 2004 all’interno di una sinagoga restaurata degli anni ’20. L’edificio ospita oggi un centro di documentazione, un museo e un memoriale, ed è il primo spazio in Europa centrale dedicato al ricordo della Shoah realizzato da uno Stato.

L’esposizione principale, intitolata “Dalla privazione dei diritti al genocidio”, racconta passo dopo passo la persecuzione degli ebrei ungheresi a partire dal 1938, quando lo Stato cominciò a sottrarre loro diritti fondamentali. La narrazione arriva fino al tragico 1944, anno in cui l’Ungheria fu invasa dalle truppe naziste e oltre mezzo milione di ebrei ungheresi furono deportati e uccisi, molti ad Auschwitz.

Non è solo un museo: è un luogo della memoria viva, dove i nomi delle vittime vengono raccolti in un database consultabile, e dove è possibile contribuire ad aggiungerne di nuovi grazie alla ricerca dei discendenti.

Cosa vedere al Memoriale dell’Olocausto di Budapest

Il percorso inizia con una rampa che porta all’interno dell’esposizione. L’architettura è volutamente asimmetrica, disorientante, per evocare l’instabilità e il trauma del tempo dell’Olocausto. Un dettaglio che non dimenticherò: il silenzio. Tutto è pensato per lasciare spazio al pensiero e alla memoria.

L’esposizione permanente

Il cuore del museo è la mostra principale: “From Deprivation of Rights to Genocide”. Il percorso è cronologico e chiaro, perfettamente accessibile anche se non si ha una conoscenza approfondita della storia ebraica ungherese.

Attraverso pannelli informativi, fotografie d’epoca, oggetti originali, documenti e testimonianze audiovisive, si esplorano tutte le tappe della persecuzione: le leggi razziali, la ghettizzazione, i lavori forzati, le deportazioni. Non mancano le sezioni dedicate anche alla persecuzione di rom, disabili, omosessuali e altri gruppi.

Ciò che colpisce è la dimensione umana del racconto: si leggono lettere, si ascoltano voci, si vedono volti. Non è una storia lontana: è fatta di persone, di famiglie spezzate, di bambini, di anziani, di donne e uomini comuni.

La sinagoga restaurata

Alla fine del percorso ci si ritrova davanti alla sinagoga originale, perfettamente restaurata. Un luogo silenzioso, avvolto da una luce calda e soffusa, che invita a fermarsi. Le pareti, semplici ma eleganti, raccontano da sole l’importanza del rispetto e del ricordo.

Io ho passato diversi minuti seduto in silenzio, osservando i dettagli, pensando alle vite che sono passate da lì. È un momento che mi porterò dentro a lungo.

Le mostre temporanee e il centro di ricerca

Oltre all’esposizione permanente, il museo ospita regolarmente mostre temporanee su tematiche legate all’Olocausto, alla discriminazione, ai diritti umani e alla memoria storica.

C’è anche un centro di documentazione e ricerca che permette ai familiari delle vittime di cercare i nomi dei loro cari tra gli archivi digitali. È possibile contribuire con nuove informazioni, ampliando così la memoria collettiva.

Quando andare al Memoriale dell’Olocausto

Il centro è aperto dal martedì alla domenica, dalle 10:00 alle 18:00. È chiuso il lunedì e nei giorni di festività ebraiche e nazionali. Ti consiglio di andare al mattino o subito dopo pranzo, quando c’è meno afflusso. La visita richiede almeno 1 ora e mezza, ma io ci ho passato più di due ore senza accorgermene. Il museo è ben climatizzato, quindi può essere una buona tappa anche in caso di maltempo o nelle giornate estive più afose.

Holocaust Memorial Center: Biglietti e info pratiche

  • Biglietto intero: 3.600 HUF (circa 9 euro)
  • Ridotto (under 26 e over 62 UE): 1.600 HUF
  • Ingresso gratuito: minori di 6 anni e over 70
  • Mostre temporanee: biglietto a parte o combinato con sconto

I biglietti si possono acquistare anche online sul sito ufficiale, cosa che consiglio per evitare attese. Il museo dell’Olocausto di Budapest è dotato di servizi igienici, guardaroba gratuito e uno shop con libri e materiali informativi. L’esposizione è in ungherese e inglese, e è disponibile anche un’audioguida a pagamento.

Come arrivare al Centro della Memoria dell’Olocausto di Budapest

Il Museo dell’Olocausto di Budapest si trova in una posizione facilmente raggiungibile, non lontano dal centro città.

Indirizzo: Budapest, Páva utca 39, 1094

  • Metro: linea M3 (blu), fermata Ferenc körút
  • Tram: linee 4 e 6, fermata Üllői út, oppure linee 21 e 21A, fermata Ipar utca
  • Bus: linea 914 o 923

Da Piazza Deák Ferenc o Váci Utca ci si arriva in 15-20 minuti con i mezzi pubblici.

Io ho preso la metro M3 e ho camminato per pochi minuti fino all’ingresso. Lungo la strada si cominciano già a vedere i primi pannelli commemorativi e si percepisce l’atmosfera più raccolta del quartiere.

Se dopo la visita hai bisogno di un momento di decompressione, ti consiglio una passeggiata fino al vicino Museo d’Arte Applicata, un edificio in stile Art Nouveau tra i più affascinanti della città. Nei dintorni trovi anche altre tappe perfette se stai esplorando Budapest in 3 giorni e vuoi alternare momenti intensi a luoghi più rilassanti o iconici.

Altri luoghi facilmente raggiungibili a piedi o con pochi minuti di tram includono:

Margherita

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